domenica 3 aprile 2011

Gargoyle

C'era una volta una principessa che viveva in un bellissimo castello ed aveva come amico un rarissimo drago blu.
Il drago volava libero e tornava spesso ad accucciarsi ai suoi piedi, giocava con lei, la proteggeva e la consigliava.
E gli anni trascorsero sereni, finchè la fanciulla divenne donna.
Per ottuse ragioni di casato la principessa fu destinata dal padre al convento della cattedrale di un regno lontano.
Purtroppo le rigide regole di quell'isitituzione le impedirono di vedere il drago.
Ben presto si sentì oppressa tra quelle mura, ma anzichè essere comunque felice per la libertà dell'amico, ella sfruttò la sua mansione di bibliotecaria per accedere ai testi più arcani di magia nera, affinchè anche lui fosse confinato in un angusto simulacro di pietra.
Fu così che invocò sull'amico drago una terribile maledizione che lo mutò in un gargoyle, posto per sempre su un pluviale della cattedrale.
Un cuore nero trasformò l'antica amicizia in pietra.
Dopo tanti anni condannato ad essere solo una tenebrosa decorazione esposta ai capricci delle stagioni, venne un giorno in cui salì verso di lui una risata cristallina così pura da sentirsi come trafitto da mille frecce. Ed un brivido, seppur lieve, si trasmise sotto la coltre bituminosa che lo rivestiva.
Fu così che, con grandissimo stupore, sentì il pietrisco intorno ai suoi occhi sbriciolarsi piano piano.
Ormai lasciava scorrere i suoi giorni aspettando di udire nuovamente quel suono rasserenante e dopo qualche tempo, con gli occhi che potevano nuovamente essere liberi di guardare, riuscì a scorgere laggiù tra la folla un dolcissimo sorriso, la fonte di quell'arpeggio celestiale.
Ogni volta che questo accadeva, percepiva la pietra che lo avvolgeva sgretolarsi lentamente, ma inesorabilmente e, con grande gioia e stupore, venne finalmente il giorno in cui potè nuovamente udire i primi deboli battiti del suo antico cuore di drago.
Inoltre, tutte le notti di luna piena portarono al compimento di un fenomeno strano e miracoloso: mentre i suoi pensieri tornavano a quel sorriso, una furtiva lacrima scendeva dagli occhi del gargoyle sicchè la luna la mutava subitamente in perla, depositandola delicatamente ai suoi piedi.
E più il tempo passava, più la pietra cedeva.
Ogni sorriso, ogni risata soave e pura che saliva a lui sbriciolava come cenere riarsa gli ultimi rimasugli del maleficio e scaldava il cuore come una fornace di vulcano.
Finchè in una notte nera come la pece si compì la mutazione ed il gargoyle tornò nuovamente ad essere drago, che in pochi istanti raccolse le sue preziosissime perle, dispiegò le sue possenti ali, si librò maestoso nel cielo,... e nessuno lo vide mai più...


La forza di un sorriso può sconfiggere la maledizione più perfida, sbriciolare la pietra più dura e far tornare a battere anche un cuore divenuto gelido.

Per cui fanciulla che sorridi, se un giorno ti troverai innanzi un drago blu, non aver paura... è venuto a ringraziarti, portando in dono la sua amicizia ed un diadema di bianchissime perle...

1 commento:

  1. Ammetto che questo piccolo frammento di romanzo fantasy mi è piaciuto tantissimo anche se mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca. Perchè il gargoyle non si è vendicato della principessa? Chi è la fanciulla dalla risata cristallina? Incontrerà mai il drago che ha salvato? Beh, se mi permetti completerò il tuo racconto dando sfogo alla mia fantasia e attingendo alla mia vasta conoscenza magica arricchita da anni di visione di cartoni animati. Questa storia ("La grande avventura del gargoyle blu") mi fa pensare a "Il gobbo di Notre Dame", no?? :-) Mmmm... aspetto il tuo prossimo exploit letterario -STE-

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