giovedì 14 maggio 2009

Sogno di una Locomotiva

Il giorno del mio compleanno era grigio e pioveva.
Navigando in rete mi sono imbattuto in questa foto che mi ha fatto pensare... e ne è scaturito quello che segue.

Penso alla vita che nasce e scorre su un binario lucido e argenteo... la prospettiva di fronte è amplissima... pianure, valli, monti, stagioni che devono succedersi... lo stato d'animo di una locomotiva viva e giovane, a cui il carbone non basta più, che sprizza vapore e potenza, che scalpita, che freme...
Poi arrivano le pianure... interminabili e piatte praterie, dove il senso del tempo che fluisce è dato dai campi che cambiano colore, dagli umori del cielo, dall'alternarsi del giorno e della notte...
La locomotiva è divenuta paziente... avanza celere il giusto, con sbuffi di vapore e pistoni che stridono alternati a grandi momenti di moto uniforme... su binari che non sono più lucidi e con qualche traversina che inizia ad incrinarsi...
E in questo stato incomincia a chiedersi cosa ci sarà alla fine...
Sogna che all'uscita dell'ultima galleria ci sia un binario arrugginito dalle molte stagioni vissute, disposto in leggera pendenza, che confluisce in un bellissimo lago...
Quella vista da un lato evoca pensieri di grande quiete, ma induce anche un senso di eterna solitudine...
Tuttavia una locomotiva è nata per correre, per muoversi, per sentire la terra tremare al suo passaggio e il cielo macchiarsi dei suoi sbuffi biancastri... per cui il sogno non può limitarsi al lago... ma spazia oltre... a un approdo sull'altra sponda, magari lontana, magari impervia... eppure c'è... dove la aspetta un binario simmetrico, fresco di acciaio appena temprato, odoroso di legno di pino appena poggiato e immerso in sconfinati campi di profumatissima lavanda...
Ciufff... ciuffffff....

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